giovedì 24 novembre 2011


Dopo aver salutato gli ultimi ritardatari, il mago si abbandona sul divano semicircolare, l'ultimo bicchiere di bourbon in mano... si massaggia le tempie ed il ventre, strapieni di cibo, ma si sente soddisfatto. Beve l'ultimo sorso e si perde a guardare il mare, fuori dalla finestra, pensando "ora vado a dormire... ora vado... ora...." e poi si addormenta sul divano, da cui lo rimuove con mezzi magici l'elfo, circa mezz'ora dopo. 
Buonanotte e felice Ringraziamento...
//E visto che ringraziare non è una brutta cosa, grazie. A tutto il fantamondo, che mi fa ridere e piangere ed incazzare. Ma sopratutto mi fa sognare. Grazie infinite, ragazzi.

martedì 22 novembre 2011


Buio, quasi totale. La luna non è che un pallido taglio nel cielo, minuto e calante. 
Le nubi coprono quasi tutto. Il vento da nord porta il gelo, tagliente, cannibale. 
Il mare ringhia, affamato di vite innocenti. Mani rapaci si aggrappano sugli scogli, in attesa di incauti. 
State in casa. Qualcosa di malvagio cammina sulla terra questa notte. 
Il guardiano del faro vi ha avvertito.
Buonanotte.

lunedì 21 novembre 2011

*la notte è ormai calata, sull'isola. Non ci sono più turisti, ed i residenti hanno l'abitudine di starsene a casa, quando fa freddo. Il mago cammina per il porto, solitario, godendosi il silenzio. Solo il mare fa udire il suo canto notturno, ed è come un vecchio amico che ti riaccoglie, dopo una giornata infinita a sentire solo la furia del mondo nelle orecchie. Il silenzio del mare, la sua assoluta esistenza, la vita che si propaga da esso, potente e silenziosa.. questa è la cura più grande per un misantropo che desidera solo la solitudine del faro. E ad esso torna, a passi lenti, lasciando che il vento giochi con i suoi capelli ed i suoi pensieri.*
Buonanotte, fantamondo. 

mercoledì 16 novembre 2011

Nuvole in lontananza, il cielo che di nuovo si trasforma, minaccioso. Il sole non è che una fragile tregua, sulla costa, mentre il vento è la sola certezza. La trasformazione è certa, l'impermanenza una costante. Tutto si trasforma, muta, ed è sopratutto di fronte al mare che è più facile ricordarlo. Quando ogni cosa cambia aspetto da un giorno all'altro, è più semplice confrontarsi con la precarietà dell'esistenza.
Forse addirittura è consolante sapere che di fronte al mare siamo solo piccole nullità, che solo quello, nella sua infinita mutevolezza, resterà indifferente di fronte alla rapidità con cui spariscono le nostre piccole vite.

martedì 15 novembre 2011

il porto al tramonto si illumina di piccole luci... le barche che ondeggiano sull'acqua sembrano danzare in sincrono, nel silenzio le voci sembrano giungere al faro. Il profumo di cucina si diffonde, odore di pesce in mille diverse ricette, ed anche fetore di pesce marcio dall'acqua, ma fa tutto parte della vita sul mare. Il mago gironzola, indeciso se andare a mangiare tra i babbani o nel quartiere magico, dove ha aperto un nuovo locale, da quando una coppia di maghi sono venuti a stabilirsi nel quartiere dal continente. Alla fine si decide per la novità, ed entra nel quartiere magico dal solito accesso, invisibile ai babbani: niente più che una cabina telefonica, una delle poche ancora funzionanti sull'isola. Da lì passa nel quartiere magico, dove un intenso profumo di dolci e di spezie invade le sue narici... ed un barlume di ottarino rende soffusa la luce sparsa dalle lanterne. I maghi americani sono meno "diversi" rispetto agli europei... sembrano quasi babbani, nell'abbigliamento ed in molte abitudini, ma una cosa non manca mai, da una parte e dall'altra. 
La magia, che tutto permea. 
Il mago sorride. Questa, più di tutte, è la sensazione del ritorno a casa: la magia.

domenica 6 novembre 2011



Ora lo so: una vita sola non è sufficiente. Non basta a capire chi sei, che cosa stai facendo, perché lo fai... da dove arrivi e dove vuoi andare. 
Sopratutto perché le risposte possono esser sempre diverse, di volta in volta. Ed ogni risposta vale una vita intera, non ci sono storie. 
Forse è per questo che la spiritualità occidentale non mi ha mai ispirato: dicono che abbiamo una sola chance. Stop, finita quella sei fregato. 
Non è vero. Ne abbiamo una sola per volta. Finita quella, se non ti è bastato, riparti, e fai un altro giro di giostra. 

mercoledì 2 novembre 2011

buonanotte, fantamondo. anzi, vaffanculo.

la notte ormai arriva prima.. non fai in tempo ad accorgersi di che ora sia che è già arrivato il tramonto. E quando vivi in un faro te ne accorgi ancora di più, quando la lampada comincia a rasoiare il buio circolarmente. E tu che guardi il mare ti chiedi se non stai girandoti attorno senza un vero senso, senza significato alcuno... come un cane che si insegue la cosa. Ed allora che fai? cerchi una direzione, ma ne trovi una sola.. verso il letto.