mercoledì 31 agosto 2011

Musica!

Il cielo è tornato sereno, attorno all'isola... la luce del tramonto invade la piccola casa accanto al faro. Al suo interno ci sono molte più stanze di quanto apparentemente possa contenerne la piccola costruzione, allargata grazie alla magia del suo abitante, il quale stasera ha deciso di riempirle di musica, per far rivivere l'ambiente. 
http://www.youtube.com/watch?v=fkSMalcRx2k&feature=related
Gira per le stanze, mettendo a posto i libri, canticchiando sull'onda della musica che lo insegue. È stranamente di buon umore, migliore di quanto sia stato per settimane, addirittura mesi, ed anche se i brutti pensieri non sono stati spazzati via, stasera ha deciso di accantonarli. Ogni tanto accenna timidamente un passo di danza, felice che nessuno a parte Cletus possa vederlo. 
Infine si mette al tavolo sul terrazzo, in compagnia di una birra e del solito taccuino. Sono settimane che ci scrive solo furia e tristezze, e stavolta vorrebbe scrivere altro, ma la serenità come al solito trova meno parole per esprimersi della malinconia, così dopo poche frasi abbandona il diario, restando solo a guardare il cielo mutevole e spazzato dal vento ed a godersi il mare che si frange contro gli scogli, mentre un sorriso gli si disegna inconsapevolmente sul viso. Era ora di tornare a casa, decisamente. E mille volti amici gli tornano in mente... quanta gente che non vede da tempo.

sabato 27 agosto 2011

Casa?

‎*torna al faro, dopo un tempo quasi infinito... la polvere quasi ovunque, un paio di finestre rotte, l'aria che entra e la salsedine affamata che ha quasi divorato i mobili. Il mago sospira, posando a terra la sacca. Non sa ancora se il suo ritorno sia definitivo, ma era doveroso ripassare da Nantucket, dopo tutto questo tempo. Respira a fondo, andando a guardare il mare dalla terrazza. Si materializza tra le mani una sfera di energia, la rilascia verso il cielo, nuvole in lontananza si avvicinano, a formare uno strato tempestoso sopra il mare e gli scogli. Un tempo che somiglia al suo umore. Torna in casa, con pochi tocchi di bacchetta rimette tutto a posto, poi si siede in poltrona, a guardare la tempesta scatenarsi sul mare, sospirando.*
Casa.... *mormora. Non riesce ad aggiungere "dolce casa", qualcosa ne ha alterato il sapore, in tutto questo tempo. Allunga le gambe, cercando di rilassarsi, lasciando al cielo sfogare tutto quello che di tormentato si è portato dentro in questi mesi. Lo deposita sul faro, sul mare, sperando di riuscire lì a risanare le ferite recenti che hanno lacerato la sua anima. Dicono che il tempo sani qualsiasi ferita, almeno, quelle che non ti uccidono. Visto che è ancora vivo, dovrà sopravvivere con nuove cicatrici... e nuovi ricordi.*
Casa....