giovedì 29 luglio 2010

Anticaglie.

Aveva sempre avuto una passione per le anticaglie. Reperti del passato pieni di memorie, carichi di emozioni, di storie da narrare. Gli oggetti magici, talvolta erano in grado di farlo.
Erano passati mesi da quando aveva comprato dal rigattiere quel vecchio baule magico, il cui incantesimo protettivo era andato in palla, finendo con l'occultare il contenuto agli stessi proprietari. Doveva esser passato molte volte di proprietario in proprietario, ed ogni volta si era mangiato il contenuto che gli era stato affidato appena veniva chiuso il coperchio, per non restituirlo più. Evidentemente prima che qualcuno decidesse di rivenderlo segnalando il difetto era passato molto tempo ed aveva finito con il viaggiare di mano in mano, per parecchie epoche, ingoiando contenuti di vario genere... Per fortuna, ora cominciava man mano a restituire il maltolto, e con esso le storie che narrava.
I primi oggetti ad emergere, e con esso i ricordi, furono alcuni indumenti da studente per Hogwarts... con il logo di grifondoro, riconobbe Tom, da ragazza. Una studentessa attorno ai tredici anni, a giudicare dalla taglia. Un piccolo diario emerse tra i libri spiegazzati, ed il mago vi lesse le speranze ed i primi turbamenti amorosi, scoprendo che si trattava di una fanciulla del 1938, gli stessi anni in cui era a scuola anche lui. Chissà quanto doveva essersi disperata di non aver potuto recuperare il piccolo diario, pensò, scorrendone le pagine, fino a trovarne il nome.. Sobbalzò di sorpresa, leggendolo. Niente meno che Minerva McGrannitt. Sorrise, leggendo le sue prime confidenze sulla scuola, sui compagni... si sorprese a cercarsi, in quelle pagine, ma non si degnavano di uno sguardo, all'epoca... lei era al terzo anno, lui al secondo, molto difficilmente si incrociavano. Estrasse dal baule tutto il bagaglio, senza trovare altro di interessante.
Richiuse il coperchio, e lo riaprì, per scoprire nuovi tesori... e trovò almeno un centinaio di libri, ammassati alla rinfusa. Sorrise di contentezza, sperando di trovare qualche testo interessante, ma la delusione si dipinse a tinte sempre più intense sul suo viso man mano che estraeva i volumi e ne leggeva i titoli. Una sterminata collezione di romanzi d'amore, che andava dalla seconda metà del 1800 fino agli anni sessanta del secolo successivo. Ne sfogliò qualcuno, sperando che magari fossero almeno ben scritti, o celassero qualche autore interessante, ma erano della peggior specie, dozzinali e ripetitivi... ma chi accidenti poteva aver accumulato una collezione del genere? Aprì diverse copertine, dove campeggiava sempre lo stesso ex libris, rappresentato dal disegno di una cerbiatta, finché non trovò un appunto sull'acquisto di un calderone nuovo la cui grafia contorta era inconfondibile, per lui... Severus Piton! Era la collezione segreta di quel vecchio misantropo... il mago rise fino alle lacrime, quando in un altro graffito sui libri ebbe ulteriore conferma dell'identità del proprietario di quella collezione. Terminò di estrarre tutti i libri, pensando di rivenderli al rigattiere, anche se l'idea di mandarli tutti a Potter come cimelio lo solleticava parecchio...
La successiva apertura del bagaglio rivelò una serie di abiti femminili elegantissimi, apparentemente dei primi anni dell'800... avvolti da una puzza di putrefazione oltre il sopportabile. Bastò spostare un soprabito per comprenderne il motivo. Il corpo ormai mummificato di un piccolo elfo, per altro estremamente giovane, viste le dimensioni minute, era ranicchiato in un angolo. La sua padrona evidentemente aveva ritenuto che il modo migliore di farlo viaggiare fosse insieme agli abiti, ed il piccoletto era stato obbligato ad obbedire. Il mago rinchiuse il coperchio, senza estrarre nulla, toccato dalla terribile fine di quell'esserino.
L'apertura successiva si dimostrò molto più interessante. Trovò una serie di piatti, stovigile, tazze, e di diari scritti con scrittura fine, appartenenti ad un mago che aveva viaggiato per gli States durante gli anni della frontiera americana... raccontava dell'incontro con i popoli autoctoni, con i loro uomini medicina, osservati con l'occhio attento e rispettoso del mago ricercatore, e descriveva le battaglie contro i babbani con sdegno, sottolineando come essi non provassero nemmeno a cercare di conoscere questo popolo le cui conoscenze magiche erano strabilianti. Tom lesse avidamente quei diari, aveva anch'egli viaggiato in lungo ed in largo per il mondo, per imparare la magia ovunque ve ne fosse, e conosceva bene lo sciamanesimo. Per quanto per certi versi potesse sembrare arcaica e primitiva, era una forma di magia che manipolava energie enormi, e ci voleva una gran preparazione per impararla. Sorrise quando scoprì il nome del mago... era un Weasley, lontano parente dei rossi che avevano spalleggiato Potter contro di lui, ed era manifestamente anti babbano, a differenza dei suoi discendenti.
Al termine delle letture chiuse nuovamente il coperchio e quando lo riaprì trovò abbigliamento da montagna ed attrezzatura da roccia della fine dell'ottocento. Pareva ben poco di interessante, se non fosse stato per un libro sulla cabala che trovò al fondo del baule. Era appartenuto a niente meno che Aleister Crowley, grandissimo mago oltre che appassionato rocciatore. La data risaliva ad uno dei primi viaggi in Tibet dell'arcimago, quando ancora stava imparando l'Arte in seno alla Golden Dawn. Il libro era ricco di commenti, alcuni di mano del mago ed altri di McGregor Mathers, un vero cimelio di indicibile valore, per Tom. Lo depose con cura sulla propria scrivania, sorridendo.
Ancora un'apertura... ad emergere furono decine di flaconi di pozioni, dai colori più diversi. Le etichette erano ormai scolorite e si intuivano date risalenti ad almeno un secolo prima. Il mago estrasse la bacchetta per analizzarle senza aprirle e si rivelarono per la maggior parte pozioni d'amore ed afrodisiaci, molti dei quali per altro inefficienti per la mancanza dell'ingrediente attivatore, ovvero capelli o altro della persona interessata. Solo una bottiglietta si rivelò diversa... conteneva una dose da cavallo della pozione mortale più temuta e difficile del mondo magico. Un plico di lettere svelò l'arcano sul contenuto così bizzarro. Era appartenuto ad un viaggiatore di commercio, un rappresentante, vendeva pozioni d'amore alle signorine di buona famiglia, e talvolta vendeva anche il veleno alle stesse donne, quando l'oggetto del loro amore smetteva di far finta di amarle e le abbandonava. Una di queste lettere era scritta in una grafia molto esitante e infantile, e si lamentava che la pozione non funzionava più... era firmata con le sole iniziali, MG, e chiedeva una dose di veleno, alla successiva spedizione. Era datata giugno 1925 e la firma era circondata da un ghirigoro simile ad un serpentello... Il mago la lesse un paio di volte, mentre strane domande gli percorrevano la mente, prima di posarla insieme alle altre.
L'ultima apertura fu un'altra strana sorpresa. Giocattoli, una quantità incredibile di giocattoli a molla di tutti i generi. Bamboline che camminavano, chiamavano mamma, ballavano, soldatini di piombo che facevano qualche passo, e poi trottole, yoyo, macchinine, libri di favole, matite colorate, pastelli, album da disegno... ed una lettera di accompagnamento che lo lasciò letteralmente di sasso. Era stata scritta nel 1931, spiegava che i giocattoli andavano distribuiti tra tutti i bambini dell'orfanotrofio a cui erano stati spediti, e che la donazione doveva restare anonima. Era firmata Tom Riddle Sr.
Il mago rinchiuse il baule, seduto per terra, accanto ad esso restò a guardare i giocattoli che ticchettavano, saltavano, ballavano e camminavano in giro, lo sguardo perso e la lettera stretta in mano. Lo sapeva. Quel maledetto babbano sapeva che lui era in quell'orfanotrofio? O i doni di giocattoli erano il solito tentativo delle famiglie borghesi dell'epoca di pulirsi la coscienza in occasione del natale? Non riusciva ad capirlo.
Decise che tormentarsi per cercare di indovinarlo non avrebbe avuto alcun senso. Con pochi colpi di bacchetta ordinò i trofei in diverse scatole e poi ci scrisse sopra il contenuto ed il prezzo. Presto sarebbero tornato dal rigattiere, e quegli oggetti, tranne poche cose, come i diari del vecchio Weasley ed il libro di cabala di Crowley, avrebbero ricominciato a girare per il mondo.

mercoledì 21 luglio 2010

Puro istinto

In cima al faro, seduto di fronte all'oceano, guarda una striscia grigia di nubi avvicinarsi a terra, cancellando il confine tra cielo e mare. Il vento alza l'odore di salsedine fino alla terra. In lontananza un paio di pescherecci si incrociano, dirette verso mari più pescosi. Il guardiano del faro vorrebbe poter pesc...are tra i propri pensieri, come con i pesci, e vedere se ne escono di felici... ma per quanto insista, solo dolore riempie la sua rete.
Abbassa lo sguardo, lo affonda nell'acqua sotto il faro, sugli scogli che ornano la base della costuzione.... e si chiede quanto male farebbe un tuffo tra quelle rocce. Il ricordo di quello che c'è oltre la soglia lo morde tenacemente, certi giorni... la sola cosa che lo trattiene è... senza nome, forse solo puro e animalesco istinto di autoconservazione. Una forza cieca e brutale, che invece di permettergli di lasciarsi andare contro le rocce, gli impone di alzarsi ed andare a fare un giro nel quartiere magico di Nantucket, a guardare le facce della gente, sperando di trovare... qualcosa. Qualcuno, forse. Un motivo in più per non compiere il volo liberatorio, che non sia cieco istinto di sopravvivenza, pura e ferrea volontà di vivere.

giovedì 15 luglio 2010

venerdì 9 luglio 2010

Insonnia.


La costa è meravigliosa, al tramonto... ma quando scende la notte, le tenebre divorano tutto e solo gli spiriti più tormentati hanno il coraggio di aggirarsi in questa landa buia e desolata. Sono in buona compagnia, dunque...

Il rumore delle onde contro gli scogli, sotto il faro, spesso mi concilia il sonno... ma talvolta mantiene sveglie le mie irrequietudini. Stasera pare essersi impegnato a renderle più moleste che mai. Chissà quale libro potrà aiutarmi a ritrovare la quiete? Ed esiste una quiete che io possa mai ritrovare?
Buonanotte...